Commento Confindustria Lecce su Scalo Merci Surbo
AGLI ORGANI DELL’INFORMAZIONE
LORO SEDI
COMUNICATO STAMPA
SCALO MERCI DI SURBO. SODDISFAZIONE DI CONFINDUSTRIA LECCE
PER IL RIPRISTINO: “NECESSARI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE A SUO TEMPO EVIDENIZATI PER RENDERE EFFICIENTE LA STRUTTURA”
Lecce, 28 giugno 2022
Prot.n. 309/MRP
“Siamo davvero soddisfatti – commenta il presidente reggente di Confindustria Lecce Nicola Delle Donne – della notizia del recupero dello Scalo merci di Surbo grazie al Contratto di programma tra RFI e Ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, non solo perché si tratta di una infrastruttura strategica per lo sviluppo del territorio e delle imprese, ma anche perché verranno sostenuti tutti quei lavori di riqualificazione tecnico/operativa e della sicurezza, necessari a rendere lo scalo efficiente (e quindi appetibile), che Confindustria Lecce aveva a suo tempo evidenziato e chiesto e che, per certi versi, hanno fatto sì che il bando andasse deserto”.
Con queste parole il numero uno degli industriali salentini commenta l’annuncio della disponibilità di dieci milioni per il recupero dello scalo merci.
“L’auspicio – continua Delle Donne – è che con questi investimenti si riesca a superare i limiti tecnico funzionali, operativi e di sicurezza per l’utilizzo e la manovra in tempi congrui di treni interi”.
Partendo da questo risultato Confindustria Lecce chiede un ulteriore sforzo alla politica per riuscire ad accordare l’arrivo dell’alta velocità fino al capoluogo salentino.
“A questo punto credo – conclude il reggente – che si possa lavorare come territorio anche per superare il ‘no’ di Trenitalia all’arrivo dell’alta velocità fino a Lecce: è una questione di civiltà e di garanzia di sviluppo socio economico. Sarebbe utile, a tal proposito, un intervento della Regione Puglia su Trenitalia per comprendere come costruire un progetto fattibile che colleghi finalmente il Salento con l’alta velocità al resto d’Europa. Centrando anche questo risultato si darebbe una risposta concreta ai bisogni di traffico merci e passeggeri su ferro che territorio, imprese e cittadini attendono e chiedono non ricordo più da quanto tempo”.
L’Ufficio Comunicazione