ITALIA-INDIA, OGGI IN CONFINDUSTRIA L’INCONTRO CON OLTRE 40 IMPRESE. MECCANICA, TRASPORTI, TRANSIZIONE ENERGETICA E DIGITALE, DIFESA, FOOD TRA I SETTORI FOCUS

Meccanica, trasporti, transizione energetica e digitale, difesa, food. Questi i settori focus protagonisti della Seconda Edizione dell’AIICP High Level Dialogue on Italy-India Economic Relations che si è svolta oggi a Roma, nella sede di Confindustria, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione economica e industriale tra l’Italia e l’India. Nonostante la complessità dell’attuale scenario geoeconomico internazionale, il nostro Paese continua a guardare all’India come ad un mercato chiave con un enorme potenziale di cooperazione. I rapporti fra i due Paesi si sono intensificati negli ultimi anni, fornendo un’adeguata cornice allo sviluppo di un partenariato economico solido e di ampio respiro. Ci sono importanti margini di miglioramento non solo dal punto di vista delle opportunità per il nostro export ma anche dell’import di materie prime, per cui l’India rappresenta un mercato fornitore ad alta potenzialità. L’incontro di oggi mira, quindi, anche ad approfondire le opportunità di nuovi strumenti per rafforzare ulteriormente tale collaborazione.

L’iniziativa, organizzata da AIICP – Associazione Italia India per la Cooperazione tra i due Paesi, Confindustria e The European House – Ambrosetti, ha portato per la prima volta in Italia alti esponenti della CII – Confederation of Indian Industry e ha coinvolto oltre 40 partecipanti tra imprese e associazioni dei due Paesi, interessati a sviluppare nuove relazioni e consolidare quelle già avviate tra Italia e India. I lavori sono stati aperti da Emma Marcegaglia (Presidente AIICP), Barbara Cimmino (Vice Presidente di Confindustria per l’Export e l’Attrazione degli Investimenti), Sanjiv Puri, (Presidente CII), Vani Rao (Ambasciatrice d’India in Italia), Antonio Enrico Bartoli (Ambasciatore d’Italia in India). Sono seguiti gli interventi di Fabrizio Lobasso (Vice Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Chandrajit Banerjee (Direttore Generale CII) e Marianna Scarano (International Business Department, SACE).

Durante la mattinata è stato presentato il position paper realizzato da The European House – Ambrosetti “Economic and Commercial Cooperation between Italy and India: Strategic Opportunities”.

Nel 2023 l’interscambio è stato pari a 14,3 miliardi di euro con le esportazioni italiane che hanno segnato la cifra record di 5,1 miliardi, collocando l’Italia ai primissimi posti come partner dell’India tra i Paesi UE. Il dato dell’export – ha commentato Barbara Cimmino, Vice Presidente di Confindustria per l’Export e l’Attrazione degli Investimenti – evidenzia la crescente rilevanza strategica di questo mercato e la conclusione di un accordo di libero scambio fra Ue e India rafforzerebbe il nostro posizionamento. L’India è già leader in molti settori industriali e punta allo sviluppo manifatturiero. Le riforme del governo Modi rappresentano una grande opportunità per guidare l’industrializzazione con un forte impegno sulla sostenibilità. Le imprese italiane, soprattutto quelle operanti nei comparti ad alto valore aggiunto, possono svolgere un ruolo centrale in questo processo. La presenza oggi di rappresentanti di altissimo livello di aziende e associazioni è un chiaro messaggio di fiducia e volontà di rafforzare le nostre partnership. Credo che questo incontro possa essere un passo cruciale per aprire la strada ad un piano di attività di follow-up nei prossimi mesi”.

“AIICP svolge un ruolo importante per il rafforzamento delle relazioni tra i nostri due Paesi, uniti da profondi legami storici, culturali ed economici che negli anni hanno creato una solida base di scambi reciproci – così Emma Marcegaglia, presidente dell’Associazione Italia India per la Cooperazione tra i due Paesi – L’India è una pietra miliare e un partecipante chiave del Corridoio Economico India-Medio Oriente-Europa. Grazie ai tanti progetti del piano di sviluppo Viksit Bharat, l’India sta cercando attivamente nuovi partner e l’Italia può essere un candidato ideale che ha molto da offrire grazie a un tessuto imprenditoriale di livello nella manifattura avanzata e innovativa, nella transizione energetica, nei macchinari industriali e nella robotica”.

“Grazie alle solide performance economiche e alla vasta popolazione, l’India ha registrato una crescita significativa nelle esportazioni tra il 2000 e il 2022, aumentando di circa 13 volte. Le esportazioni sono passate da 61 miliardi a 780 miliardi di dollari. Nel 2022, l’India era la decima economia mondiale per esportazioni di beni e servizi, rappresentando il 2,4% del totale globale. Il valore aggiunto del settore manifatturiero indiano ha raggiunto i 456 miliardi di dollari, pari al 2,8% del totale globale. Le relazioni economiche tra India e UE – ha detto Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Responsabile dell’Area Scenari e Intelligence di The European House – Ambrosetti – mostrano una forte interdipendenza: nel 2023, le esportazioni indiane verso l’UE hanno raggiunto i 72 miliardi di dollari (17% del totale), rendendo l’UE il secondo partner commerciale dell’India dopo gli Stati Uniti (17,4%). Con 8 miliardi di dollari, l’Italia è stata la quarta destinazione delle esportazioni indiane. Per le importazioni, l’UE rappresenta la seconda fonte per l’India con 52 miliardi di dollari (7,7%), tra Cina e Stati Uniti. All’interno dell’UE, l’Italia è il quarto fornitore dell’India. Molte aziende italiane operano in India in diversi settori, tra cui Ferrero, Barilla, CNH Industrial, ENEL, ENI, Piaggio, Pirelli, Ducati e Lavazza. Le opportunità di sviluppo sono molte, aprendo le porte a un periodo di grande crescita delle relazioni bilaterali con Nuova Delhi”.

Al termine dell’incontro, si è tenuta la cerimonia per l’assegnazione della prima edizione degli AIICP Awards for Business Excellence, volti a riconoscere le eccellenze imprenditoriali che si sono distinte nelle attività svolte tra i due paesi. Le aziende premiate sono state Tata Steel, Hindalco, MEIL, PI Health Sciences, Doms Industries, Carraro Group, Even, e SIMEM.