ITALIA-UCRAINA: CONFINDUSTRIA AVVIA FOCUS SU PROGETTI SPECIFICI DI INVESTIMENTO

Edilizia e materiali da costruzione per la realizzazione di un Campus High-Tech; logistica e logistica integrata per il progetto Horonda Dry Port, il corridoio che collegherà l’Ucraina all’Interporto Quadrante Europa di Verona; agroindustria, per lo sviluppo di un parco industriale di trasformazione agroalimentare e beni di largo consumo per la realizzazione di impianti produttivi. Questi i settori e i progetti specifici al centro dell’evento “Fit for Ukraine: Italy – Business Conference for investing in Ukraine”, che si è svolto oggi a Roma presso la sede di Confindustria. Organizzato in collaborazione con UkraineInvest, l’istituzione governativa ucraina preposta agli investimenti nel paese, l’evento è stato patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri italiano. Al seminario hanno partecipato oltre 120 imprese italiane ed ucraine, associazioni di categoria e istituzioni finanziarie, per un confronto sulle opportunità di investimento nel Paese.

La strada per la pace in Ucraina passa anche dalla ripresa delle relazioni economiche e commerciali – ha affermato Barbara Beltrame, Vice Presidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione aprendo i lavori – e l’incontro di oggi intende dare un seguito concreto alla conferenza bilaterale dello scorso aprile dedicata alla ricostruzione del Paese. In questa occasione, abbiamo voluto focalizzarci su alcuni importanti settori della manifattura. Si tratta di comparti in cui le imprese italiane possono giocare un ruolo da protagoniste per la ripresa dell’Ucraina – ha spiegato Beltrame – grazie alle eccellenze tecnologiche e alle competenze ad alto valore aggiunto che contraddistinguono il sistema industriale italiano. Ma anche altri settori come il digitale, l’aerospaziale, l’acciaio, l’energia e in particolare le rinnovabili, sono determinanti e possono aprirsi possibili forme di collaborazione che saranno oggetto di approfondimento in futuro. Occorre incoraggiare queste sinergie guardando al futuro dell’Ucraina ed alla sua rinascita economica e industriale – ha aggiunto la Vice Presidente di Confindustria – avvicinando il Paese agli standard comunitari e accelerandone così il cammino verso il percorso europeo già avviato. Oggi il mondo industriale italiano esprime ancora una volta, concretamente, la vicinanza al popolo ucraino attraverso la volontà di sostenere la resilienza e la ricostruzione del loro Paese”.

Confindustria, fin dall’inizio del conflitto, ha dimostrato il proprio supporto all’Ucraina, rafforzando le relazioni bilaterali con l’Italia attraverso visite ed incontri istituzionali culminati nell’apertura di ufficio a Kiev, firmando  un protocollo d’intesa con le amministrazioni locali e creando una piattaforma REBUILD UKRAINE attraverso la quale le imprese italiane hanno la possibilità di manifestare il loro interesse a contribuire alla ricostruzione attraverso investimenti in molteplici settori trasversali.

L’Ucraina è storicamente un mercato economico di rilievo per l’Italia, terzo partner commerciale a livello europeo, con un commercio che nel 2021 ha superato i 5 miliardi di euro.