ITALIA – USA: CONFINDUSTRIA E AMCHAM, SPINGERE COLLABORAZIONI INDUSTRIALI
Investimenti e standard comuni per la produzione di tecnologie funzionali alla transizione ecologica e digitale e indipendenza su alcune materie prime e componenti strategici all’industria. Un progetto che ha l’obiettivo di rinsaldare le relazioni transatlantiche e di implementare la collaborazione tra le industrie italiane e statunitensi
Di questo si è parlato nel corso dell’evento “Verso una politica industriale transatlantica?” organizzato da Confindustria, in collaborazione con l’American Chamber of Commerce in Italy, che si è svolto oggi a Viale dell’Astronomia. Ma l’iniziativa è stata anche l’occasione per svolgere una serie di riflessioni sull’impatto che le tensioni geopolitiche in atto stanno determinando sulle catene del valore, anche rispetto all’adozione dell’Inflation Reduction Act (IRA) da parte degli Stati Uniti.
“In un periodo caratterizzato da profondi mutamenti geopolitici – ha commentato la Vicepresidente per gli affari internazionali di Confindustria, Barbara Beltrame Giacomello – è fondamentale che l’Italia, l’Europa e gli Stati Uniti mantengano alto il livello del dialogo. In questo modo, da un lato abbattiamo le barriere che separano le nostre industrie, evitando di alimentare nuove spirali protezionistiche; dall’altro, contribuiamo all’avvio di una politica industriale comune che abbia al centro un quadro regolamentare chiaro e condiviso, soprattutto nei settori strategici. Confindustria attribuisce un’importanza davvero strategica alla collaborazione industriale a livello transatlantico. Questa collaborazione può fare la differenza fra la mera sopravvivenza di un’impresa ed il suo pieno e duraturo successo, anche a livello globale. La sfida che abbiamo di fronte, infatti, supera la dimensione bilaterale e l’orizzonte a cui guardare è ben più ampio e complesso”.
Il Consigliere Delegato dell’American Chamber of Italy, Simone Crolla ha affermato “Le transizioni ambientali e digitali che stiamo affrontando a livello europeo e globale, necessitano di un quadro internazionale di cooperazione, di rafforzamento delle relazioni internazionali e commerciali che garantiscano sicurezza e competitività per la crescita sostenibile e l’occupazione in Europa. Alla luce di questo e considerato il mio ruolo, non posso che essere, inoltre, un convinto sostenitore del rapporto privilegiato che lega l’Italia e l’Europa agli Stati Uniti. Una relazione fondamentale che, oggi più che mai, deve concretizzarsi anche in una collaborazione industriale che consenta alle eccellenze italiane ed europee di esprimere la propria competitività sul mercato statunitense. Non si deve dimenticare che poi con gli Stati Uniti, ci troviamo ad affrontare sfide comuni, su diversi settori per cui siamo ancora dipendenti da potenze come la Cina. Al contempo dobbiamo favorire e sostenere la nascita di una politica industriale dell’Unione che pur favorendo la competitività, protegga anche le produzioni strategiche”.
Al confronto hanno preso parte autorevoli rappresentanti istituzionali ed economici tra i quali il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il Direttore della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, Courtney Nemroff, Sergio Dompé, Executive President Dompé e Simone Mori, Head of Europe ENEL.